lunedì, agosto 01, 2016

Return to Waterloo di Ray Davies



Nel 1984 RAY DAVIES si cimenta con il cinema, realizzando una specie di musical in cui il filo conduttore sono una serie di canzoni incise per l'occasione (oltre a tre dei KINKS tratte da Word of Mouth dello stesso anno) con tutti i membri della band con l'eccezione del fratello Dave Davies.
Per questo motivo l'album si configura come il suo primo solista e viene attribuito al solo Ray Davies.

RETURN TO WATERLOO è un "film" parecchio sconclusionato, un po' visionario, in cui il protagonista, The Traveller impersonato da Kenneth Colley, è un pendolare che nella tratta londinese Guildford/Waterloo, incontra una serie di personaggi, si sospetta sia un serial killer, immagina varie situazioni, ricorda il passato, contempla un deludente matrimonio che vive quotidianamente nella noia.
Tanta malinconia, un po' di ironia, un tratto tipicamente brit e un interessante approccio per l'aspirante regista/sceneggiatore/ideatore Ray Davies anche se i 58 minuti del "film" non sono niente di memorabile.

Tra gli attori la breve comparsa del giovane Tim Roth (Rosencrantz, Guildenstern sono morti, Four Rooms, Rob Roy, il remake del 2001 de Il pianeta delle scimmie, Le iene, nei panni di "Mr. Orange, Pulp Fiction nei panni del rapinatore Zucchino, La leggenda del pianista sull'oceano, The Hateful Eight) e un fugace cameo dello stesso Ray Davies che suona nella metro.

https://www.youtube.com/watch?v=qA4Lp8GFG-I

2 commenti:

  1. Ce l'ho..niente di così trascendentale ma il tocco "Davies" merita sempre attenzione.
    Buona la musica
    C

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  2. Non è di quei film che ti viene voglia di rivedere ma una volta è interessante

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