martedì, novembre 04, 2014

Come i Beatles - 3



Grazie ad una competentissima lista inviata da LUCA RE, storica voce dei SICK ROSE (la prima foto è della sua personale collezione di vinili) ci addentriamo con questa nuova rubrica in una serie di album, usciti DOPO lo scioglimento dei BEATLES, fortemente influenzati dal sound dei Fab Four. Spesso veri e propri gioielli dimenticati e che vale la pena di riscoprire.

Le altre puntate qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Come%20i%20Beatles

SLEEPY HOLLOW - s/t (1972)
Se nella vostra discografia manca all’appello un album di George Harrison in coppia con John Lennon si può facilmente rimediare con questo album del 1972 e le sue 9 songs che alternano chitarre e voci perfettamente ricalcate sullo stile di George e una tipologia compositiva che invece non avrebbe problemi a comparire su qualsiasi album del primo Lennon solista.
Non mancano un basso spesso molto Macca style e una batteria poco Starr e più Jim Keltner ma il risultato finale è assolutamente 100% beatlesiano, talvolta in modo quasi imbarazzante.
Comunque di altissimo livello.

LIVERPOOL ECHO - s/t (1973)
Band londinese a dispetto del nome, incarnò alla perfezione in questo oscuro album del 1973 quel gusto saporitissimo dei Beatles tra il 64 e il 65 non ancora intrisi di psichedelia e intenti progressivi e sperimentali che trovarono in “Revolver” la prima massima espressione. Siamo nel mood di “Rubber soul” e “Help” con retaggi di “A hard day’s night” e brani come “Paperback writer” (come fecero pochi anni dopo gli Squire di Anthony Meynell) I riferimenti sono chiari ed espliciti ma la scrittura e l’esecuzione riescono a mantenere una forte personalità e rimangono lontani dall’imitazione e dal plagio sonoro.
Tra le gemme la stupenda “Girl on a train” recentemente ripresa dai Sick Rose.

VAUGHAN THOMAS - s/t
Cantautore gallese, autore di un solo album, omonimo, nel 1972 in cui l’influenza Beatlesiana non è così marcata e palese anche se il timbro Paul McCartney è spesso evidente sia a livello vocale che compositivo.
Prevalgono una forte vena pop, cenni al sound West Coast e al gusto caro a Donovan.
Da annotare una riuscitissima, elaborata e personalissima, versione di “Cry baby cry” , piccolo gioiello lennoniano dall’Album Bianco e una meno riuscita di “Let’s spend the night together” degli Stones.

9 commenti:

  1. grandiosi Liverpool Echo,..invece gli Sleepy Hollow non li conoscevo,.ma immagino siano ok,...

    ps: comunque offtopic e per gli amanti del vero calcio: ieri sera su una nuova tv chiamata sportitalia mi sono 'sgodazzato' Ross County-Aberdeen( 0-1),....tecnica alla 'w il parroco',..ma,chi se ne frega, per i vecchi fans (dai tempi di Danny McGrath, Steve Archibald,Jardine , Black etc!) di calcio scozzese come me un autentico spettacolo,..lo spirito conta

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  2. oops sorry, ,distraction:), intendevo Danny McGrain,leggendario terzino del Celtic,...McGrath giocava nello United e Aston Villa anni dopo

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    1. Ho visto Danny McGrain in un documentario su Kenny Dalglish (il più grande giocatore scozzese e uno dei più grandi al mondo di ogni tempo) la settimana scorsa

      SIM

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    2. yeh, SIM; ricordo a un concerto dei Pogues in prov. di Reggio Emilia ai tempi di Baggio (1990?)che mi misi a parlare di Danny McGrain con un tifoso scozzese del Celtic ,...era sorpreso che lo conoscessi haha

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  3. Ascoltato gli Sleepy Hollow e i Liverpool Echo, davvero beatles al 100%. Però fatti bene nessun plagio

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  4. annotiamo certosinamente anche questa terza e preziosa parte della saga "Come i Beatles" di Luca.
    tanx

    C

    (impossibile pero non chiedere all'autore un approfondimento sui Rasponis che gli pacciono)

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  5. Cristiano, ne abbiamo già parlato venerdì sera, confido nel boss,
    gli ho proposto una saga in ben 14 puntate, totalmente dedicata agli indimenticabili Rasponis!!!!!!

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