domenica, settembre 14, 2014

Hashima



Hashima è un'isola dell'arcipelago del Giappone, nella Prefettura di Nagasaki, e che ha ospitato uno dei più prolifici siti minerari del Giappone.
Nel 1974, a seguito della chiusura dello stabilimento minerario, è stata completamente abbandonata e da allora, per la sua caratteristica condizione di estremo decadimento, l'isola è diventata uno dei più grandi e significativi esempi di archeologia industriale.
Colonizzata dai giapponesi nel 1887 per la presenza di un giacimento di carbone, fu teatro di un intensivo sfruttamento del giacimento minerario che portò alla costruzione delle prime abitazioni per i lavoratori che sempre più numerosi accorrevano sull'isola.
Nei decenni successivi l'isola venne completamente occupata da edifici che ospitarono le strutture industriali ma anche svariati condomìni e tutti i servizi utili alla popolazione, tra cui anche un ospedale e una scuola.
Durante la seconda guerra mondiale divenne un campo di lavoro per prigionieri cinesi e coreani che vennero duramente costretti all'attività di miniera.

Nel secondo dopoguerra i lavoratori fecero ritorno alla miniera e la piccola Hashima arrivò a contare una delle più alte densità di popolazione al mondo,con oltre cinquemila abitanti nel 1959 quando l'isola arrivò a contare ben 60.000 m² di edifici abitabili, un ospedale, una scuola, templi, circa 25 negozi, bar, un cinema, una palestra, un campo da baseball e anche un bordello.
Tra gli edifici residenziali vi è anche il primo condominio in cemento armato costruito in Giappone, risalente al 1916.
Con la diminuizione della domanda di carbone nel 1973 le estrazioni cessarono e l'ultimo lavoratore lasciò l'isola il 20 aprile del 1974 Completamente disabitata, Hashima e il suo opprimente agglomerato urbano fu abbandonati ad una progressiva decadenza decadimento e la prefettura di Nagasaki vietò ogni possibilità di visita.

Nel 2009 il governo giapponese ha abolito il divieto di accesso all'isola e da allora Hashima è divenuta meta turistica di visite per piccoli gruppi di appassionati.

“Hashima era un luogo privo di cespugli, di fiori e i bambini crescevano senza conoscere che cosa fossero i ciliegi in fiore. Anche le stagioni erano percepite diversamente, si riconoscevano l'una dall'altra da come soffiava il vento o dal colore del mare. »

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