domenica, ottobre 20, 2013

La storia di Lilith and the Sinnersaints



La riuscita breve reunion del 2005/2006 (http://tonyface.blogspot.it/2013/06/la-storia-dei-not-moving-2005-2006-la.html) dei Not Moving aveva riportato dopo una decina di anni di assenza (spesi tra teatro Fluxus, arte, diploma di Liceo Artistico, un figlio, tre cani, 5 gatti,un marito) Lilith sul palco, dove aveva ritrovato la voglia di restarci.

Inoltre si ero riacceso un certo interesse sulla carriera solista del decennio precedente, i dischi avevano timidamente ripreso a vendere, qualche locale si era rifatto sentire per qualche concerto.
Nel 2007 grazie alla label fiorentina Alpha South di Massimo Bellucci che ci concede fiducia, con il nuovo nome di Lilith and the Sinnersaints si ritorna sul mercato discografico, l’8 marzo, con il CD singolo “I need somebody” (arricchito da una serie di vecchi brani live) e dal vivo, con alcune date, con la nuova line up che recupera oltre a Lilith alla voce e Tony Face alla batteria, Luigi Betty Blue Milani (ultimo bassista dei Not Moving e anima dei Timepills) alla chitarra e lo storico bassista dei 90’s solisti, Cristiano Cassi.
Si completa nel 2008 invece l’album d’esordio “The black lady and the Sinnersaints” (titolo mutuato da un classico di Charlie Mingus), costituito in buona parte da contributi di amici musicisti dai Julie’s Haircut ai Santo Niente, da Tav Falco ai Temponauts, da Giovanni Ferrario all’ex Not Moving Dome La Muerte, Maurizio Curadi, Apollo Negri, Francois Regis Cambuzat.
Album che riscuote interesse e un certo “successo”, rimette in moto la serie di concerti, segna il ritorno di Massimo Vercesi in formazione al posto di Cristiano e culmina con una riuscita partecipazione al “Metarock” di Pisa con Cristina Donà e Siouxsie.

Meno fortunati gli anni successivi (dal 2009 al 2011) che proseguono con lunghe pause, pochi concerti, ripensamenti (nonostante nel marzo 2010 sia da annotare la partecipazione allo spettacolo “Transformed”, dedicato al quasi omonimo album di Lou Reed, a fianco di Violante Placido, Julie’s Haircut , Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, Angela Baraldi) e l’addio di Luigi Betty Blue e la successiva entrata nel 2012 al basso di CJ Hellectric per supportare il tour promozionale del nuovo album “A kind of blues” in cui si avvale la collaborazione di numerosi ospiti, tra cui Luca Giovanardi dei Julie's Haircut, Ferruccio Quercetti dei Cut, Paolo Apollo Negri del Link Quartet, Pier Adduce dei Guignol Nicola Faimali della band di Dente.

La serie di date è finalmente lunga e corposa, la band torna a girare a mille, si spazia in tutto il nord Italia, l’album viene accolto benissimo e anche le vendite, in epoca di crisi totale, sono inaspettatamente incoraggiante. Siamo al 2013, si preparano nuovi traguardi e progetti, domani esce un nuovo lavoro.
Non è ancora finita…..

4 commenti:

  1. well,..Kind of Blue di Lilith and the Sinnersaint e' magnifico,..just some giorno ago I listened i Beatles,..well, preferisco gli Stray Cats,..oppure Levi Stubb,..o anche Sound Affects..,..bravo et ottimo il great Paolino Weller,..concordo, in particular il secundus e third lps o una comp,... va beh, sed anche la 'singles collection' di Janis Joplin??:),..poi e' vero,..anche Elvis Costello o James Taylor, proprio now stavo a ecouter i Soft Machine,..eh hin tant,..anche gli Zombies e Sir Douglas Quintet,..etc

    Michelin

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  2. ma che vuole costui??:),..questo è online stalking,,.....un autentico artiggggggiano della parola maldicente' ,...una volta c'erano i veri artigiani :),...adesso solo anonimi parolai di quartordine,...w il paese extremely corretto ( or corrotto?? stando a certe classifiche internazionali??) che ti ha educato,..

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  3. per 'costui' mi riferivo all'Anonimo rompicazzo ovviamente,...vabehh

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