mercoledì, marzo 13, 2013

Sweet Soul Music: Val McKenna



Alla scoperta di una voce soul “bianca” conosciuta solo ai soul connoisseurs.

A cura di Fabio Tintore
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Val McKenna è una delle migliori cantanti soul/pop bianche affacciatesi sulla scena Brit di metà degli anni Sessanta.
Con la sua chioma ossigenata, gli impenetrabili occhiali da soli neri e un cappellino in PVC calcato in testa, la teenager Val incarna alla perfezione il look delle sue coetanee inglesi dell’epoca.
Come cantautrice, può vantare una carriera di tutto rispetto, iniziata appunto nel 1965 e protrattasi sino agli anni Settanta.

Ad appena sedici anni firma con la casa discografica Southern Music e realizza il suo primo singolo “Baby do it”, connotato dall’uso intenso dell’organo elettrico, che esce su etichetta Piccadilly in aprile.
La canzone porta la firma di John Carter e Ken Lewis, vale a dire i due terzi degli Ivy League, e diventa presto uno dei pezzi più gettonati tra i Mods. Il singolo successivo, “Mixed up, shook up girl”, uscito in luglio, è una ben riuscita cover di un hit del gruppo femminile USA Patty & The Emblems.
Ma è la stupefacente la B-side del singolo,forse la sua song più significativa, “Now that you’ve made your mind”, che ne testimonia le buone doti compositive e che diventa popolarissima tra i Mods.
Pare che in entrambi i pezzi i taglienti assoli di chitarra siano attribuibili a Jimmy Page.
Spiazzando un po’ tutti, per il suo terzo singolo, uscito nell’autunno del 1965, Val sceglie una cover, “I can’t believe what you say”, dal repertorio di Ike & Tina Turner.
Il lato B del singolo, “Don’t hesitate”, è invece una composizione originale.

Quando nel 1966 John Carter forma il gruppo Ministry Of Sound, chiede alla sua protetta di cantare in alcuni pezzi della nuova band, tra i quali vanno ricordati “You’ve gotta tell me”in quell’anno e nel 1967 “(Your mama said) Roll on”.
Val McKenna continua a scrivere per sé e per altri artisti, componendo ad esempio“Leave my baby alone” per il cantante scandinavo Britt.
Il suo ultimo successo è datato 1970, “Love feeling”, che da lì a qualche anno diventerà uno dei pezzi più suonati nei templi del Northern Soul.
Poi, negli anni Settanta e Ottanta, l’impegno come corista, l’oblio e il successivo ripescaggio da parte degli appassionati del Mod sound, pur nella difficoltà di reperire le sue canzoni sulle numerose raccolte dedicate alle cantanti inglesi dei Sixties.
Pare non esista infatti un suo “Best of” su cd o vinile.

Note: informazioni reperite sul sito www.readysteadygirls.com e sul sito AMG.

13 commenti:

  1. Grandissima, direi una sorta di Reggie King in gonnella.
    Thanks Fabio

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  2. Molto valida questa Fay, ehm, volevo dire Val McKenna! Sempre livello altissimo su sto blog...

    W

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  3. Scoperta per caso grazie al suo inserimento in una delle mai sufficientemente lodate raccolte della Deram della serie The Mos Scene, The Beat Scene, etc etc.
    In effetti una vicinanza con Fay può essere riscontrata, se si pensa che molto del repertorio è stato scritto dalla stessa McKenna.
    In questi giorni sto riscoprendo anche Beryl Mardsen, altra grande voce minore del panorama 60s brit.
    Un sentito grazie a Tony per l'ospitalità!

    Fabio T.

    PS: cambio di line up per l'imminente tour italiano di Fay Hallam. Al posto di Sam Day, impegnato con un esame all'Università, Fay porterà la nipote Katie Hallam, sempre nel ruolo di backing vocalist. Potrò reggere all'impatto di ben due Hallam? Mah...only time will tell.

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  4. Pheega Beryl Marsden è una grandissima, ogni tanto la rirtiro fuori anche io, that is mod sound!
    Gran bel ricordare, beeella!

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  5. katie hallam?? nipote? mandafotomandafoto faybio!

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  6. bel dischetto, dalle parti di un soul sudista, di James Hunter Six, bianco che piu' bianco non si puo' inglese.
    Fabio T., date dalle parti della nebbiosa Lombardia per Fay Hallam? Rischieresti di trovarti in mezzo alle palle il Gallo ed io (ah, Carlo).

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  7. Cazzo! Suoniamo al Fuori Onda di Cura Carpignano...

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  8. Scusa Fabio T...ma Fay è nonna ???

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  9. No Tony. Lei é zia di Katie. Che per inciso, Cpt. Stax, credo sia ancora minorenne.

    FABIO T.

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    1. Cpt lascia perdere, sento già il tintinnare delle manette

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  10. Fay Hallam ha due anni meno di me. Io sono del '64.

    FABIO T.

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  11. scopro ora questo post del fabietto nostro. Grande Tintor !
    Per le due Hallam si potrebbe fare tentare l'ordalia, prima la nipote e poi la zia.

    Jeanpaul

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