martedì, marzo 19, 2013

Dean Reed, l'Elvis Rosso



La singolare storia di un cantante e attore americano che lasciò gli Usa per vivere e lavorare in Germania Est abbracciando l'ideolologia del Socialismo Reale.

Nato a Denver, Colorado DEAN REED, cantante, vicino allo stile di Elvis (con un buon successo in SudAmerica, attore (anche a fianco di Yul Brinner e con esperienze a Cinecittà), affascinato dagli ideali socialisti si trasferì prima in URSS e poi in Germania Est, diventando l’”Elvis Rosso”, molto ben voluto dal regim (che ne apprezzò l’insolita collaborazione) e dal pubblico (anche grazie alla bella presenza e al fascino “occidentale”).

Nei primi 60’s cerca di imporsi in USA sulla scia di Elvis ma con scarso successo.
Ci riesce invece in SudAmerica, soprattutto in Cile ed Argentina dove riempie gli stadi e vende milioni di dischi. Una progressiva consapevolezza politica («non basta cantare qualche bella canzone, occorre partecipare attivamente alla lotta per la pace mondiale e la liberazione nazionale»)lo porta ad abbracciare l’ideale socialista, va in tour in Urss, appoggia Salvador Allende e la lotta dell’Olp di Arafat, si fa fotografare in Libano con chitarra e Kalashnikov, si fa arrestare a Santiago in una manifestazione anti Usa.

Nel 1973 si trasferisce definitivamente in Germania Est dove viene accolto a braccia aperte e dove riscuote un successo enorme con 13 album, 20 film e concerti che lo portano in 32 nazioni in giro per il mondo.
Difende l’invasione sovietica dell’Afghanistan e la costruzione del Muro di Berlino, paragona Reagan a Stalin Lentamente però la sua fede comunista vacilla sempre di più e le incongruenze che riscontra nella vita della DDR lo portano ad un atteggiamento critico verso la nuova patria.
Nel 1986 decide di tornare in patria ma viene trovato morto suicida a Berlino.
Lascia un biglietto in cui si scusa con il presidente della DDR Honecker per la cattiva immagine che il suo gesto avrebbe procurato alla nazione.
Pare acclarato che si trattò di suicidio anche se ci sono sospetti che sia stato eliminato (dalla Stasi o dalla CIA a seconda delle fonti).
Si è spesso speculato sul suo ruolo come spia o informatore (anche in questo caso ci si divide tra Stasi, KGB e CIA) ma anche questo particolare non è mai stato chiarito.
Musicalmente ha continuato a muoversi nella sfera “elvisiana” anche se si ricorda una sua versione di “Bella ciao” in italiano o “Venceremos” in spagnolo

19 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Infatti Tom Hanks ha comprato i diritti della biografia di Reggie Nadelson, "Comrade Rockstar" per farci un film

    RispondiElimina
  3. mamma mia che storia. sarei curioso di leggere la bio

    RispondiElimina
  4. Bel personaggio e bella la sua storia, pur fitta di misteri.
    Esco dal topic per segnalare l'omaggio del maestro Thriston Moore al "nostro" Tony.
    Il suo nuovo progetto si chiama CHELSEA LIGHT MOVING.
    Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro!
    :-)
    http://pitchfork.com/reviews/albums/17766-chelsea-light-moving-chelsea-light-moving/

    RispondiElimina
  5. Ho ringraziato Thurston per il gentile omaggio.
    In realtà l'album è uguale a quell idei Sonic Youth....cmq grazie Thurston.
    Il mio prossimo gruppo si chiamerà Sonic Tony Moore

    RispondiElimina
  6. Ma che soggettone era sto tipo!!!!!

    Charlie

    RispondiElimina
  7. personaggio stranissimo e unico

    RispondiElimina
  8. Storia curiosa..merita approfondimenti.
    Cosi' come la next big thing "Sonic Tony Moore!

    Indigo:stai bene col cappello..messo su qualche chilo?

    C

    RispondiElimina
  9. Che immporta se-e-e-e-e-e
    per ubriacarsi basta un'ora
    che fretta c'era
    maledetto anche il barbera
    na-na-na-na
    che importa se-e-e-e-e....

    RispondiElimina
  10. La trasformazione da Tony Morley al Paron Rocco e' casulismo di altissimo livello.

    Charlie

    RispondiElimina
  11. E' stato il numero uno, il più grande dei nostri nessun dubbio

    RispondiElimina
  12. Ho un amico che e' un pozzo di aneddoti sul Padova Calcio, oltre che Villan, e del Paron mi ha raccontato diverse chicche. Rocco casula antesignano

    Charlie

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails