giovedì, luglio 16, 2009

Black Power : Aretha Franklin






Prosegue la serie periodica dedicata agli artisti più rappresentativi della Black Music, intesa come commistione di radici nere, impegno civile, impegno anti razzista, qualità della proposta musicale.

Nel 2009 si è parlato il 1 aprile di MARVIN GAYE , il 14 gennaio della MOTOWN RECORDS
Nel 2008 il 24 giugno di NINA SIMONE , l'8 Luglio di SLY & THE FAMILY STONE , il 18 luglio di GIL SCOTT HERON, il 15 settembre i TEMPTATIONS, il 7 ottobre di FELA KUTI, il 10 novembre a MIRIAM MAKEBA.


ARETHA FRANKLIN , Lady Soul, interprete sopraffina, voce inimitabile, alle spalle una carriera luminosa, segnata anche da paurose cadute di stile, il più delle volte salvate da una classe senza eguali, culminata con l'esibizione, il 20 gennaio 2009, all'insediamento del Presidente Barack Obama.

Artisticamente il culmine della carriera si sublima tra la fine dei 60’s (con gioielli come “Lady Soul”, “Aretha Now” e “Aretha Arrives”) e la metà dei 70’s ( con i capolavori assoluti “Live at Fillmore” e “Young gifted and black”), poi la popolarità scema verso sonorità commerciali e lavori poco interessanti.
Torna in auge grazie al film “Blues Brothers”, continua a produrre album di scarso interesse, con l’eccezione dell’ottimo omaggio al gospel del 1987 “On Lord , One faith, One Baptism” e occasionali momenti più interessanti (spesso infarciti di varie collaborazioni soprattutto dal mondo hip hop e RnB).

DISCOGRAFIA CONSIGLIATA

Lady Soul
Aretha Arrives
Aretha Now

Gli album dei 60’s su Atlantic sono tutti più o meno degni di nota, in particolare “Aretha arrives” (del 67 con una spettacolare versione di “Satisfaction”) , “Lady Soul” (del 1968 con “NAtural woman”, “Chains of fool” e una “People get ready” da brividi”), “Aretha Now” (del 1968 con “think” , “Say a little prayer” , “You send me” di Sam Cooke) e “I Never Loved A Man The Way I Loved You” (del 1967 con “Respect” , “A change is gonna come” e “Dr Feelgood”)

Live at Fillmore West
Del 1971, con ospitata di Ray Charles e una band pazzesca, con Billy Preston all’Hammond e King Curtis al sax, in uno dei migliori album dal vivo di tutti i tempi.

Young gifted and black
Il capolavoro stilistico (del 1972) di Aretha che si sposta dal soul verso suoni più funk, gospel e pop.
Un album di rara bellezza, equilibrio, personalità con musicisti e ospiti di prima grandezza (da Dr.John al solito Billy Prestom, i Memphis Horns, Chuck Rainey al basso, Al Jackson alla batteria, per dirne alcuni) una versione epocale di “Long and winding road” dei Beatles, la title track di Nina Simone, “Border song” di Elton John.

(MY) ARETHA TOP TEN
“Think”
“Respect”
“Satisfaction”
“Evil gal blues”
“Long and winding road”
“Young gifted and black”
“Rocksteady baby”
“Natural woman”
“Spanish Harlem”
“Spirit in the dark”

14 commenti:

  1. voce numero 1 davvero, almeno sino all'inizio dei 70s.

    degno di nota (almeno per la curiosità di avere 2 immensi maestri in un album) il disco prodotto da curtis a metà anni 70. io ce l'ho, ma sentito pochissimo, e tanto tempo fa.. colgo l'ispirazione per risentirmelo :)

    qualche dato su quell'album qui:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Sparkle_(Aretha_Franklin_album)

    f

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  2. dalle recensioni trovate in giro pare sia molto Philly Sound e sovra orchestrato.

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  3. aveva fatto anche una versione di Jumpin Jack Flash con Keith Richards, ma piuttosto deludente a quanto ricordo

    Andrew

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  4. Nel 1986 fece il 45 con Keith Richards (mentre sul retro c'era "Integrity" con Dizzie Gillespie alla troba !!).
    Era nella colonna sonora dell'omonimo film con Whoopi Goldberg e nell'album "Aretha" (in cui suonavano anche Ron Wood e Chuck Leavell e in cu ic'era un deprecabile duetto con George Michael).

    Non brutto, anzi bello tirato, ma niente diche

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  5. Aretha la migliore, ma io in quegli anni metterei anche la buona Tina Turner. Magari era più r'n'b che soul, ma che grinta.

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  6. e se telefonando dove la mettiamo?

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  7. Ciao Tony, off topic: hai sentito nostra signora della dinamite di giorgio canali?

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  8. Lo sto ascoltando ora.
    A tratti sembra un De Gregori incazzoso o un Ferretti come ci piacerebbe che ancora fosse.
    In realtà sempre molto personale, grande compositore e interprete.
    Forse a tratti eccessivamente "ostico" ma rimane uno di quelli per cui nutro il MASSIMO RISPETTO.

    Ormai è ufficiale.
    Chi resiste al passare degli anni (in tutti sensi) in qualche modo rimane a galla

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  9. Direi che c'è anche tanto , tanto , Fossati

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  10. il disco "Aretha" del suo periodo prodotto da Narada Micheal Walden era una porcheria totale.
    Pensa che ricordavo come una delle cose migliori proprio il duetto con george Michael... ma credo sia stato solo il bidogno di trovarci qualcosa di decente.
    Per me in quel periodo Aretha finì di interessarmi. Un piccolo ritorno di fiammo l'ho avuto con l'Amazing Grace cantata il giorno dell'elezione di Barak. :-)

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  11. dove si è presentata con un invidiabile cappellino...

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  12. ...anch'io ho un doppio lp tipo "collection" con moltissimo materiale sovrarrangiato/sviolinante (QUASI) peggio di un sonetto del Vate Bondi,...ma per il resto rimane una delle voci più grandi al mondo (a parte il cantante degli Exploited of course:)

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