venerdì, maggio 29, 2009

Maggio 2009. Il meglio



ASCOLTATO


BOB DYLAN - “Together through life”
E chi se lo aspettava un disco così bello da Bob dopo l’ottimo “Modern times” ?
Blues, zydeco, tex mex e ancora blues e poi blues. Voce roca, brani semplici e diretti. Grande Bob.

IGGY POP - Les preliiminaires
Iggy si dedica al jazz, a uscite alla Tom Waits , blues acustico, canzone francese, a qualche reminiscenza berlinese tardo 70’s. Non male, ma non convince del tutto.

JAMES TAYLOR QUARTET - New World
Una band che suona da paura, solito Hammond sound, pur se virato parecchio verso la fusion, un paio di brani soul con la vocalist Corina Greyson. Non male.

BOOKER T JONES - Potato hole
Proprio lui, quello di “Green onions”, che torna in studio dopo 20 anni con la backing band di Neil Young. E purtroppo si sente. Rari i momenti di buon vecchio soul jazz, molto più numerosi i funk rock un po’ sopra le righe.

UPPER FIFTH - Take the fifth
L’ex Makin Time Syd McGounden ci regala un buon album tra Yardbirds, il suo classico stile rythm and soul, buon pop mod. Da ascoltare






ASCOLTATO ANCHE



SONIC YOUTH - The eternal

Buon lavoro anche se come sempre abbastanza simile alla consuetudine, pur eccellente, a cui ci hanno abituato.
I re sonici però rimangono sempre loro.
FLOWERS - Mind the gap
Piacentini, ma con la mente a Londra e dintorni, tra Oasis, brit pop e Beatles e un
piglio chitarristico ad alto tasso elettrico. Ottime le songs.
SMALL JACKETS - Cheap Tequila
Splendido mix di southern rock, Black Crowes, Jet, primi Guns and Roses, Hellacopters suonato impeccabilmente e con un tiro comune a pochi
MAXIMO PARK - Quicken the heart
Un paio di brani decenti non bastano a salvare un album tutto sommato noioso e prevedibile, all’insegna del solito pop wave così in voga negli ultimi anni
RIFLES - Great escape
Partiti con singoli esplosivi tra Jam e Clash, si perdono ora avvicinandosi agli Ordinary Boys più scontati e omologandosi troppo al classico Brit sound da classifica
ENEMY - Music for the people
Anche loro partiti molto bene si appiattiscono, come i Rifles, su suoni, ritmiche e canzoni troppo patinate e poco personali. Peccato.
HORRORS - Primary colours
Hanno iniziato con uno strano garage , finiscono con un’insipida new wave impersonale e noiosissima.
DEVOCKA - Perchè sorridere ?
Ostici, sonici, vicino al teatro degli Orrori. Crudi.




LETTO



LUCA FRAZZI - The Clash I Wanna riot
Semplicemente IL LIBRO sui Clash. La loro storia attraverso i loro testi, i dischi, i concerti e una marea di notizie e dettagli. ESSENZIALE.

JOHN LE CARRE’ - Ronnie, mio padre
Modesto e trascurabile libretto di un mostro sacro della scrittura

LODOVICO ELLENA - La violenza della democrazia
Una visione della democrazia “da destra” ma con alcune parti condivisibili e interessanti

ROSARIO BERSANELLI - Così si leggevano i Beatles
Interessante raccolta di articoli sui Beatles dalla stampa italiana dei 60’s



VISTO



** Castaway
Ottimo film con un eccellente Tom Hanks
** Prova a prendermi
Buono Tom Hanks, bravissimo Leo Di Capri, grande film
** L’ultimo samurai
Nonostante l’insipido e poco credibile Tom Cruise, un film epico








COSE & SUONI


* Marcia alla Costa (casa mia), sempre stupendo
* Marcia "Sulle orme di Annibale" a Gragnano con 35° gradi...da morire
* Presentazione libro “I wanna riot” da moderatore a Fidenza
* Il ritorno degli Spiders Top Mods (http://www.myspace.com/473372186
)
* Il Beatles Day a Castelsangiovanni


CANZONI


 DEL MESE
STATUTO - Vamos a la Playa
JAM - Dead end street
CURTIS MAYFIELD - We got have peace
IRENE FORNACIARI - Diavolo illuso
KEVIN RUDOLPH - Let it rock (live allo Sprite Slam Dunk Competition )



BANDS DA SCOPRIRE E CONOSCERE





Small Jackets
www.myspace.com/smalljackets


CALCIO

Si chiude un campionato deludente e noioso di totale inconsistenza

 (ne parliamo lunedì)

BASKET
I Copra Piacenza in finale ai playoff , 39 vittorie consecutive !



IN CANTIERE


°La ristampa di “Sinnermen” dei Not Moving
 (autunno)
°L’album della Tony Face Big Roll Band fuori in autunno per Area Pirata
° Singolo degli Spiders Top Mods


°Produzione e consulenza artistica al nuovo album della PELUQUERIA HERNANDEZ

° Un libro sulla "musica mod" in uscita un autunno ("Rabbia e stile , la musica dei mods" titolo provvisorio) per Nda Press
° L'11 giugno i Morlocks a Piacenza

mercoledì, maggio 27, 2009

In Video e dal Vivo




ANNULLATO IL NOSTRO CONCERTO (causa incidente a chitarrista).
RIMANE INVARIATO IL RESTO DEL PROGRAMMA CON L?AGGIUNTA DEL LINK QUARTET (nuova line up)

Venerdì sera in Piazza Garibaldi a Fidenza (Parma) LILITH & the SINNERSAINTS live + The June e Andrea Sigona.
Dalle 21 in poi.

www.lilithandthesinnersaints.com

Oggi (e per tutta la settimana) Antonio "Tony Face" Bacciocchi ci porta al teatro Municipale.
Dal palco reale ci parlerà di un disco che compie 30 anni: London Calling dei Clash.
Appuntamento alle 18 sulla web tv di www.PiacenzaSera.it.

lunedì, maggio 25, 2009

Mods In Italia . Sixties.





Con queste poche righe cerchiamo di fare luce sui gerni del MOD in Italia nei 60’s
Grazie alla consulenza di Salvatore Ursus D’Urso (le cui parole sono mischiate alle mie in questo articolo e acui devo la lista dettagliata finale) proviamo a vederci meglio.

La ricerca di bands connesse al mod-ism nei 60’s italiani è sempre stata infruttuosa , anche perché è improbabile che ci sia stato un reale riferimento .
In Italia arrivava tutto molto in ritardo e il più delle volte in maniera del tutto approssimativo e il termine mod veniva poco usato, in quanto tutto veniva inglobato nel BEAT senza troppi distinguo.


Ma qualche germe buttato qua e là è senonaltro divertente segnalarlo.
Il riferimento più noto è quello di Ricky Shaine che nel 1966 incise due singoli “Uno dei mods” e “Vi saluto amici mods” e girò pure un film sul tema.
Peccato che il ragazzo si vestisse come Elvis Presley e che nel film ci fosse parecchia confusione sull’estetica mod e rocker (si vedono scontri tra le due fazioni con “mods” con i capelli lunghi e dai vestiti abbastanza improbabili).

RICKY SHAINE esordì nel 1965 con il film "La battaglia dei mods" ed il singolo "Uno dei mods" e arrivò nello stesso anno in un'altra pellicola, con DINO (Eugenio Zambelli), chiamata "Altissima pressione": qui lo stile dei protagonisti era mod, in effetti, ma il termine vero e proprio non si usava, credo perchè associato a fenomeni di violenza e risse tra bande che la censura cercava di rendere impopolari (benchè ci fossero alcuni episodi simili anche da noi).
Lo stile che prevaleva, però, era quello beatlesiano,con i capelli più lunghi e gli stivaletti a punta.

Il primo nome dei Camaleonti fu Mods , mentre un altro gruppo I Mods di Roby Castiglione incise nel 1965 il singolo (cover di “Keep searching” di Del Shannon ) “Fuori dal mondo” (quest'ultima incisa anche da I GIGANTI) con sull’altro lato il brano “Faccia gialla”


Dall’Inghilterra arrivavano con un’ estetica mod gli Scotch che incisero in italiano nel 1966 ( ed operarono nel nostro paese) una cover di “Sha la la lee” degli Small Faces.
I Cuccioli nel 1967 fecero la cover di “Kids are alright” degli Who intitolandola “Tu non sai” (ripresa anche dagli Statuto) ,e gli Uragani coverizzarono a loro volta due volte gli Who nel 1966 con “Con quella voce” (“Can’t explain”) e “Giusto o no” (“Anyway anyhow anywhere”)

Brani italiani dei 60’s ascrivibili all’area mod.


GLI ANGELI - Dove vuoi (I'm a boy THE WHO)

I BARABBA - Sono stufo di te (I need you KINKS)

I BLUE DANDIES - Sha la la lee (SMALL FACES)

I 4 CALIFFI - Ti giuro è così (You really got me KINKS)

I CORVI - Che strano effetto (This strange effect KINKS)

I CUCCIOLI - Tu non sai (The kids are alright THE WHO)

ELSA & I BEATS - Sha la la la lee (SMALL FACES)

EQUIPE 84 - Sei felice (Tired of waiting for you KINKS)

I JAGUARS - Il tempo passerà (Hey girl SMALL FACES)

MAURIZIO - Guardami,aiutami,toccami,guariscimi (See me feel me THE WHO)

I NOMADI - 4 lire e noi (My mind's eye SMALL FACES)

Insieme io e lei (Days KINKS)

Un figlio dei fiori non pensa al domani (Death of a clown KINKS)

NUOVI ANGELI - L'orizzonte è azzurro anche per te (Sunny afternoon KINKS)

I POOH - Nessuno potrà ridere di lei (Till the end of the day KINKS)

Ora che cosa farai (La la la lies THE WHO)

I POPS - Un uomo rispettabile (A well respected man KINKS)

RAGAZZI DAI CAPELLI VERDI - Ma saprei (It's too late KINKS)

RANGERS - Non scocciare (Understanding SMALL FACES)

RENEGADES - Lola (KINKS)

SILVIO ROSSI - Se rimango qui (If I stay too long CREATION)

SCOTCH - Sha la la lee (SMALL FACES)

STORMY SIX - Oggi piango (All or nothing SMALL FACES)

I TEMPLARI - Splende il sole negli occhi tuoi (Hitchycoo park SMALL FACES)

URAGANI - Con quella voce (I can't explain THE WHO)

Giusto o no (Anyway,anyhow anywhere THE WHO)

Beatles Day



Due parole sul Beatles Day organizzato a Castelsangiovanni sabato scorso.
1.500 persone (ne aspettavamo al massimo 500), grandi concerti, i miei 100 dischi dei Beatles esposti, atmosfera stupenda.

I Beatles funzionano, come sempre.

Per chi c'era.
Migliori brani:
1) Betty Blue "Drive my car"
2) Pliffet "Oh darling"
3) Warm Morning "I'll follow the sun"

Ma bravissimi anche Flowers, JC, Edo Cerea, Sir Jack, New Sisters e soprattutto Eggmen che suonano come i dischi dei Beatles (incredibili) e collegamento con Liverpool con i Tempinauts
Alla prossima

venerdì, maggio 22, 2009

Speciale Beatles. Le covers dei Beatles





THE BEATLES FEST
sabato 23 maggio
dalle 16 alle 24
parco di Villa Braghieri
via Emilia p.na 31 - ingresso da via Mulini
Castelsangiovanni (Piacenza)


concerti |mostra di vinili, libri, immagini | filmati
mercatino di libri, dischi e abbigliamento vintage
cena a base di fish & chips e altre specialità inglesi
birre inglesi | dj set


www.prolococastello.com/beatles

E' noto che i Beatles coverizzarono brani altrui esclusivamente nei primi album, dedicandosi poi solo a brani propri
Solo con il progetto "Get back" , poi diventato "Let it be" ritornarono a brani altrui, ma a parte il traditional "Maggie mae"
si trovano solo su bootlegs e scampoli su "Anthology"

1) "Twist and shout" degli Isley Brothers
Il marchio di fabbrica dei primi anni

2) "Roll Over Beethoven" di Chuck Berry
Su "With the Beatles", interpretazione fantastica

3) "You really got hold on me" di Smokey Robinson
Sempre su "With the Beatles", eccellente omaggio al rythm and blues classico

4) "Mr.Postman" delle Marvelettes

Rifatta divinamente

5) "Money" di Barrett Strong
Sempre da "With the Beatles", ottima versione

6) "I got a woman" di Ray Charles

Da "Live at BBC"

7) "Boys" delle Shirelles
Da "Pl ease please me" , doveroso omaggio alla voce di Ringo

8) "Dizzy Miss Lizzy" di Little Richard

Versione minimale ma travolgente

9) "Everybody's trying to be my baby" di Carl Perkins
L'idolo di George, grande versione

10) "A shot of rythm and blues" di Arthur Alexander

Da "Live at BBC" . Del grande re del R&B rifecero anche "Anna" sul primo

Da solisti da segnalare l'album di John "Rock n roll" del 1975, di sole cover rock n roll e rythm and blues, una lunga serie di rifacimenti di Paul McCartney di rock n roll e rythm and blues (in particolare nell'album "Choba CCCP" e in "Live at Cavern Club"), "Got my mind set on you" di James Ray riportata al successo da George e tonnellate di brani di Ringo (che ha sempre composto poco)

giovedì, maggio 21, 2009

Speciale Beatles Le covers in italiano






THE BEATLES FEST
sabato 23 maggio
dalle 16 alle 24
parco di Villa Braghieri
via Emilia p.na 31 - ingresso da via Mulini
Castelsangiovanni (Piacenza)


concerti |mostra di vinili, libri, immagini | filmati
mercatino di libri, dischi e abbigliamento vintage
cena a base di fish & chips e altre specialità inglesi
birre inglesi | dj set


www.prolococastello.com/beatles

Fornita, come saempre dal grande Salvatore URSUS D'Urso la lista completa dei brani dei Beatles coverizzati nei 60's dalle bands italiane

MIRO BANIS E I TRANSISTORS La tua voce (And I love her)
LE BISCE Una che dice di si (Here,there and everywhere)
I BIT NIK Hello goodbye
I BUSHMEN Pioggia (Rain)
I CAMALEONTI Se ritornerai (Norvegian wood)
I CASTELLANI Penny lane
CHRISS & THE STROKE Torno in Russia (Back in the U.S.S.R.)
Per niente al mondo (Golden slumbers)
MAURO CICO E I 4 DELL'IRIDE Io voglio te (I call your name)
DANNY LORIN Se mi fai pedinare (I saw her standing there)
Misery
I DELFINI Vogli o essere il tuo uomo (I wanna be your man)
PEPPINO DI CAPRI Girl
DINO E I KINGS Cerca di capire (I should have known better)
Torna con me sulla luna (I saw her standing there)
DINO Obladi oblada
FRANCO DEI NEW DADA Una come te (Something)
RICKY GIANCO Cambia tattica (From me to you)
Non cercarmi (All my loving)
I GIGANTI In paese è festa (A taste of honey)
I GIOVANI GIOVANI Ma voglio solo te (I want to hold your hand)
Una ragazza diversa (Love me do)
I GLEEMEN Lady madonna
INGOES Se non mi aiuti tu (Help!)
I JUNIORS Chi è (Get back)
FAUSTO LEALI Lei ti ama (She loves you)
Please please me
I LITTLE BOYS Immagina (I'll get you)
Lei t'ama (She loves you)
RIKI MAIOCCHI P.s. I love you
LOS MARCELLOS FERIAL Ieri (Yesterday)
I MARINO'S Lei ti ama (She loves you)
Misery
MARK & MARTA & SPLASH Un piccolo aiuto dagli amici (With a little help from my friends)
I METEORS Dici che mi ami (Things we said today)
La tua voce (And I love her)
Lasciami con lei (I feel fine)
She loves you
MIKE LIDDELL E GLI ATOMI Nelle mani tue (We can work it out)
NUOVI ANGELI Il dubbio (Carry that weight)
Obladi oblada
I RIBELLI Obladi oblada
Oh darling
AUGUSTO RIGHETTI Cara mia (Run for your life)
Che cosa hai (What goes on)
Fammi fare un giro (Drive my car)
Il paese che non c'Ë (Nowhere man)
Girl
La parola (the word)
La tua voce (And I love her)
Michelle
Nelle mani tue (We can work it out)
Non mi vedrai (You won't see me)
Non sei dritta (Day tripper)
Pioggia (Rain)
Quello che manca (Paperback writer)
Rimani soltanto tu (In my life)
Se abbasso gli occhi (I'm looking through you)
Se restassi solo (If I needed someone)
Voci (wait)
I ROGERS Tam tam (Come together)
PATRICK SAMSON SET Dille si (Let it be)
SIX FOOLISH Misery
Please please me
I SOLITI IGNOTI Cerchi solo amore (All you need is love)
Un piccolo aiuto dagli amici (With a little help from my friends)
I TRAPPERS Ieri (Yesterday)
GLI UH! Non sono solo (I'm the walrus)

mercoledì, maggio 20, 2009

Speciale Beatles




Uno speciale di tre giorni dedicato ai Beatles.
Eh lo so , mi spiace, ma sto organizzando questo evento e cerco di dargli il più possibile risalto, nel mio piccolo.

THE BEATLES FEST
sabato 23 maggio
dalle 16 alle 24
parco di Villa Braghieri
via Emilia p.na 31 - ingresso da via Mulini
Castelsangiovanni (Piacenza)


concerti |mostra di vinili, libri, immagini | filmati
mercatino di libri, dischi e abbigliamento vintage
cena a base di fish & chips e altre specialità inglesi
birre inglesi | dj set


www.prolococastello.com/beatles

Ci aggiungo la mia LISTA DELLE MIGLIORI COVERS DI BRANI dei BEATLES

1) "Eleanor Rigby" - Aretha Franklin
Dal "Live at Fillmore West". Pazzesca

2) "Day tripper" - Otis Redding
Inimitabile Otis

3) "I'm the walrus" - Oasis
Difficile coverizzare un brano del genere, ma loro ce l'hanno fatta e piuttosto bene.

4) "Got to get you into my life" - Earth Wind and Fire
La raffinatezza, il soul, la tecnica , la coolness.

5) "Every little thing" - Yes
Una valanga di suoni, di hard, di jazz, di tecnica per un brano minore che riscopriamo eccellente (sono gli Yes del 1969 ancora vicini a certa psichedelia, prima della deriva ultra prog)

6) "In my life" - Johnny Cash
Versione spaziale.

7) "We can work it out" - Stevie Wonder
Funky e soul. E la sua voce e il suo stile su tutto.

8) "Happiness is a warm gun" - Breeders
Grandissima, sonica, cattivissima versione. Fa paura a tratti.

9) "With a little help from my friends" - Joe Cocker
"She came in trough the batroom window" - Joe Cocker

Non la tamarrata di Woodstock ma la versione sull'omonimo album d'esordio del 1969 (con Jimmy Page alla chitarra) e che fa il paio con la versione di "She came in through.." dal secondo album (sempre del 1969) e sigla in Italia del programma "A come Avventura"

10) "Dear Prudence" - Siouxsie and the Banshees
Ne fece una cover emozionante, intensissima, poetica, commovente

FUORI CONCORSO
Rolling Stones "I wanna be your man" (gli Stones che rifanno i Beatles. C'è dentro tutto)
Peter Sellers - A hard day's night (SUPER !! e basta)

lunedì, maggio 18, 2009

Campioni d'Italia !



Non c'è solo l'Inter campione d'Italia.

Ieri anche Piacenza è Campione d'Italia, grazie al Copra che nella finale (quinta partita) per il titolo nazionale di Volley ha conquistato il suo primo scudetto.

Non sono un gran estimatore della pallavolo ma uno scudetto a Piacenza non lo avevo mai visto

giovedì, maggio 14, 2009

Il coma della ragione



Roberto Cotroneo da "Unità" di oggi

Ci sono delle cose che riescono a essere assieme ridicole e tragiche.
Ridicole perché tutto questo ansimare del centrodestra, e in particolar modo della Lega Nord, per approvare in fretta i maxi-emendamenti del ddl sulla sicurezza è fuori dalla storia, fuori dalla comprensione dei flussi migratori, fuori da una visione del mondo moderna e concreta.
Emendamenti che sono figli di una cultura gretta, limitata.
UNA CULTURA IGNORANTE, nel senso tecnico del termine, che mostra in tutta la sua evidenza la povertà di cultura politica della Lega.
E la sua totale incapacità a leggere i cambiamenti planetari in un'ottica perlomeno sensata. Spiace per i seguaci di Bossi, ma i flussi migratori non si fermeranno, e non li fermerà un partitello del nord di un piccolo paese europeo. Il problema è mondiale, e nessuno pensa di risolverlo in questo modo.
Ma la demagogia leghista, appoggiata dall'opportunismo berlusconiano, vuole far credere che noi saremo i più integerrimi, i più duri nel ricacciare indietro i barbari.
Come se fosse possibile farlo.
La parte ridicola, purtroppo però è anche tragica.
Perché l'inutilità del decreto sicurezza, costruito in questo modo, in realtà non inciderà affatto sui flussi migratori, ma inciderà profondamente nell'imbarbartimento, questo sì, di fette di popolazione depresse e insicure, vittime di una crisi economica durissima, e bisognose di misure egoiste, indifferenti, e scarsamente civili. Passino le ronde, che sono un folclore mal tollerato, che finirà nel nulla.
Ed è la parte più vuota e più propagandistica del ddl.
Ma tutto il resto è la dimostrazione di una povertà culturale e sociale del nostro paese che fino a pochi anni fa era impensabile.
Ed era impensabile perché il collante cattolico, la tradizione del solidarismo: nelle parrocchie come nelle associazioni di volontariato, mai avrebbe accettato di creare degli invisibili, di tenere 180 giorni gli irregolari nei Cie, nella totale indifferenza e nel completo cinismo.
Siamo ufficialmente un paese gretto e ignorante, piccolo e subdolamente razzista.
Non lo eravamo, abbiamo portato in superficie il peggio.
E ne pagheremo le conseguenze.
Sarà come quei fuochi di paglia, accesi per una propaganda elettorale che dura lo spazio di un niente, per partiti che sul lungo periodo mostreranno tutta la loro inadeguatezza e la loro povertà nel gestire i problemi complessi del mondo. Più che un sonno della ragione, come ha detto qualcuno, direi un vero e proprio coma della ragione.
VERGOGNOSO

lunedì, maggio 11, 2009

Spiders Top Mods






Una strania storia.
Nel 1983 il sottoscritto, Alfredo Cancellieri (Alfred the Mod) , già uniti dall'esperienza della fanzine mod "Faces", danno vita con Roberto Stortoni agli SPIDERS TOP MODS, mod band tra rythm and blues e mod rock.
Un paio di prove, una registrazione approssimativa, qualche concerto.
Poi per oltre 25 anni non ci siamo più visti.

Dopo un breve contatto virtuale e telefonico ieri ci siamo ritrovati in studio, registrato in sei ore sei brani al fulmicotone (due nostri, "Batman Theme" , "The witch" dei Sonics, il classico rythm and blues "My babe", "Louie Louie").
Come s etutto fosse finito ieri e non 25 anni fa.
Una storia strana

http://www.myspace.com/473372186

giovedì, maggio 07, 2009

Punk in Lituania





Grazie all'aiuto del nostro corrispondente in Lituania apro una serie di articoli sul punk e affini nei paesi dell'est europeo.
A Partire dalla Lituania

Grazie Francesco di Marco alias Kevin Ciccio Mancuso (www.myspace.com/kevinmancuso)

Appunti per una storia del Punk nei Paesi Baltici. La Lituania.

ANTEFATTO NR.1
Ricordo ancora la prima volta che mi vestii da punk. Era la tarda pri-
mavera del 1985. Jeans stretti neanche troppo sdruciti, magliettina dei
Clash Sandinista appena comprata alla Fiera del Mediterraneo e
anfibi (...dei Carabinieri) acquistati ai Lattarini. A Palermo vigeva la
�emergenza anti-mafia�. Avete mai sentito parlare dei Falchi ?
Eranopraticamente poliziotti in borghese che giravano su moto tipo enduro per interventi rapidi.
Io ed il miocompare di allora (Fabio S. r.i.p.)giravamo sul suo Garelli tutto
sminchiato, quando verso il Massimo ci piombano addosso...i Falchi.
Ci sbattono sopra una macchina e spianano i ferri proprio davanti ai nostri nasi adolescenti.
Dopo un brevissimo controllo (la carta d'identita era praticamente appena stampata...)e senza nemmeno chiedere scusa, bofonchiando qualcosa
tipo:Cercavamo degli scippatori,se ne vanno, lasciandoci a dir poco traumatizzati. Cazzo...tutto avrei potuto immaginare fuorche i malacarne del Capo vestiti da PUNX...

ANTEFATTO NR.2
La prima volta che ho sentito parlare della Lituania è stato nel 1991. Era appena scattata l'operazione Desert Storm contro l'invasione del Kuwait da parte di Saddam. Fu una buona occasione per riesumare l'assopita Pantera con un bel corteo (adesso
non ricordo se era addirittura non autorizzato). All'altezza della Cattedrale si infiltra un gruppetto di fasci, guidati da un segaligno e baffuto figuro, che, col chiaro intento di provocare, manifestavano contro la brutale repressione sovietica nei confronti delle Repubbliche Baltiche le quali non molto tempo prima avevano dichiarato la ritrovata indipendenza. Inutile dire come questi furono allontanati. Chissà che faccia avrebbero fatto quegli stessi se avessero sentito i lituani accogliere gli Omen (cosi erano chiamate le forze anti-sommossa dell'Armata Rossa) al grido di Fascisti !...
Gli antefatti di cui sopra ci tornano utili a tracciare un parallelo tra
l'evoluzione del fenomeno punk nell'Italia meridionale e l'ex Unione Sovietica, prendendo ad esempio il caso specifico della Lituania.
Per quanto marginale, la sub-cultura punk (il cui evolversi nelle aree qui
citate ha avuto gli stessi tempi, vediil ritardo di circa 5 anni rispetto al
resto d'Europa) si è sempre manifestata come forma di auto-determinazione estetica (piuttosto che di auto-produzione, se parliamo dei manufatti� ad essa riconducibile,
cioè le fanzines ed i supporti fonografici, dischi o cassette che siano) di
certe fasce della societa giovanile,con suoi attributi specifici e partico-
lari.
In questa sede però, parleremo solo della Lituania, individuando
per grandi linee i due periodi storici principali: gli anni Ottanta fino
all'indipendenza ed i Novanta sino al giorno d'oggi.

GLI ANNI OTTANTA
Un personaggio chiave, Dovydas BluvsÌteinas (patron della Zona Records, forse la principale etichetta indipendente lituana, critico musicale e docente di Storia della Musica popolare contemporanea al Conservatorio, a suo tempo manager di alcuni dei gruppi storici della scena,nonchè organizzatore di eventi a dir poco storici,in epoca sovietica, quali i concerti di Sonic Youth,Billy Bragg, Sugarcubes con Bijork
alla voce...), ci aiuta a ricostruire le origini del fenomeno in quel di Vilnius.

Intorno al âl 77 mia mamma mi fece notare un trafiletto su giornale polacco che parlava del punk...
Il che purtroppo non curò la mia delusione nei confronti del rock, anche se gruppi come i Clash o gli Stranglers mi piacquero sin da subito. Passai decisamente al jazz.
Solo nel 1982 mi riusii, dopo inenarrabili peripezie, ad ottenere un disco dei
Joy Division. Dovete considerare che all'epoca era veramente un'impresa ottenere dischi dall'Ovest e chi ci riusciva era considerato dal
regime alla stessa stregua di un pericolosissimo sovversivo.
Dopo di che quelle poche copie giravano di mano in mano alimentando la circuitazione sotterranea.
Nel 1978 i Saules Laikrodis (Orologio Solare gruppo prog! )eseguivano dal vivo
No more heroes degli Stranglers.
E' quella forse la prima volta che ho sentito eseguire un brano punk dal vivo.
Ma il primo vero gruppo punk lituano in assoluto sono stati i WC,
formati nel 1984 da due noti punk cittadini, Varveklis (stalattite) e Atsuktuvas(cacciavite).
Questi, ovviamente, non sapevano nè suonare nè cantare e, spesso e volentieri...
nemmeno stare in piedi.
Dopo avere inciso circa 6 pezzi e fatto qualche decina di concerti si sciolsero.
Atsuktuvas raccolse cosi il testimone fondando gli Už Tėvinę ( Per la
patria-a parte il nenche troppo velato nazionalismo, in lituano è un modo di brindare oppure qualcosa di paragonabile a Viva il parroco! di Pizzuliana memoria). Nel frattempo, presso la Facoltà di Medicina spuntò anche il primo gruppo post-punk/new wave: i Sa-Sa.
Questi, utilizzando gli strumenti abbandonati sul palco dopo un concerto
di chissachi nel palazzo dei Sindacati, realizzarono un cult album,
Paskutine dainosa(Le ultime canzoni) e si sciolsero.
Rimasi talmente affascinato dai WC che, pur non avendoli mai ascoltati,decisi di organizzare loro un concerto insieme a qualche altro gruppo. Tutto ciò si svolse in una piccolissima saletta del Laboratorio di Radiologia della Facoltà di Fisica,inverno 85/86 circa.
Un giovane pirotecnico decise di accendere dei fuochi d’artificio...beh, forse
un po' troppi, tanto è che una serie di esplosioni portarono lo sparuto pubblico a sentirsi come...al fronte di guerra, mentre una ragazza finì
all'ospedale colpita dalle schegge in una...parte morbida del corpo.
Nonostante questo tutti rimasero per vedere la fine dell'esibizione dei
WC dall'unica cassa rimasta funzionante in tutto quel casino.... L'apice, e quindi il canto del cigno, della prima stagione punk lituana si avrà con il primo (ed unico)festival che si svolse nel cortile dell'Alumnato (oggi sede dell’Istituto Italiano di Cultura): i punk stavano pure sui tetti,da cui volavano fogli razziati
dagli schedari degli uffici che qualche buontempone aveva ben deciso di scassinare...
Bisognerebbe parlare adesso dei gruppi di ispirazione art, post-punk
o new wave come Foje, Kardiofonas, Bix e (soprattutto) gli Antis e di come questi abbiano influenzato a livello generazionale la transizione dal periodo Sovietico dell'era Gorbaciov all'indipendenza...ma non è questa la sede adatta.
Il tutto è ben documentato nel film culto di quella generazione KazÌŒkas Atsiti-
koâ( Qualcosa è™accaduto, regia di A.Pozdniakovas).
Peraltro la storia recente del rock lituano è assolutamente da associarsi al riveglio del sentimento nazionale a discapito dell'influenza culturale russofona, e
il punk non è stato del tutto estraneo a questo processo.

Ci illumina a tal proposito Domas KuncÌŒinas, agitatore culturale e voce dei Dr. Green, forse il gruppo ska-punk lituano più conosciuto all'estero: I punx sono stati forse i primi ad esibire nel vestiario il tricolore (giallo, vede,rosso) o altri attributi simbolici storici della Lituania, ma la maggior parte erano di idee anarchiche o assolutamente apolitici.E' evidente che l'ostentazione di simboli nazionalistici, soprattutto a metà anni 80, era un modo di rompere il cazzo alle autorità sovietiche;
ma quando il movimento per l'indipendenza cominciò a diventare di massa, la
scena progressivamente abbandonò tali posizioni.
Ma il dispiegarsi dialettico della retorica punk (per usare una terminologia cara a Stewart Home...chi non lo conosce si procuri i suoi testi n.d.r.)in Lituania
aveva bisogno di questo contesto(il nazionalismo, appunto), in mancan-
za di una vera e propria coscienza di classe.

GLI ANNI NOVANTA
Le cose cambiano con l'avvento dell'indipendenza, quando alcuni nuovi gruppi irrompono sulla scena, mentre i vecchi esponenti vengono assorbiti nell'establishment.
Parliamo di bands come Erkė maiše (Zecche nel sacco) a Vilnius, a Kaunas i 33% kiaulių pakeliui į Vatikaną(33% di maiali per strada al Vaticano), TurboReanimacija(forse quelli che hanno inciso il maggior numero di lp, veri iniziatori del discorso hard-core in Lituania), SKAT, Dustas-nuodai, Pilk, Marihuana, SC, Invazija, WC News.

Il bersaglio si sposta sulla nuova società lituana e la sua classe politica, colpevole di aver traghettato il paese in una transizione economica senza solide basi
e fondamentalmente basata su bolle speculative i cui nefasti risultati si stanno ben vedendo in questi giorni.
Prendendo consapevolezza di ciò i nuovi punx si orientano progressivamente su posizioni DIY.
Il che comporta sicuramente una forma di separatismo dal resto della scena
musicale, artistica e culturale nazionale, ma, allo stesso tempo un'omologazione alle forme estetiche del punk vigenti a livello internazionale e una minore pericolosità sociale.
Di nuovo Domas: Dovette passare del tempo perchè dall'attitudine
destroy si passasse ad un atteggiamento più costruttivo.
Sono ancora sconvolto al ricordo di un piccolo festival che si svolse in provincia, a
Varenai: diverse centinaia di punx da tutta la Lituania si raccolsero in
quella cittadina, cominciando a saccheggiare le case ed i negozi, complice l'alcool. La polizia locale chiamò i rinforzi e solo in assetto anti-sommossa, accompagnandoci per la strada principale del paese sino alla
stazioncina, circondati da tutti i lati,riuscirono a caricarci TUTTI sul treno.
Io ero totalmente sbronzo e avevo la faccia piena di sangue dopo la
pogata...mi sono addormentato sul portabagagli!
Gli agurkai ( cetrioli,così vengono chiamati i poliziotti, per via delle divise verdi) non sono mai stati così aggressivi come i miliziani sovietici.
Per 5 anni abbiamo autogestito un posto senza mai avere alcun problema...Intorno al 2000 l'azione politica si concentra attorno alle iniziative anti-NATO, ma purtroppo l'esito fu solo qualche sparuto picchetto.
Oggi come oggi la maggior parte degli appartenenti alla scena sono nel movimento Cri-tical Mass. Anche la scena delle fanzines subisce una mutazione rispetto agli anni 80, indirizzandosi verso una maggiore professionalità.
Da Koks nors kelias (Una strada qualsiasi da Kaunas), passando per Provincija, Ar plaunate kojines? (Vi lavate le calze ?), Raganos ir alus (Le streghe e la birra che nomi ste fanze, eh...? n.d.r.), fino alla mutazione definitiva rappresentata da
Kablys ( Il gancio – nome anche di uno storico squat di Vilnius), stampata semi-professionalmente, tiratura fino a 500 copie, con cd omaggio, oggi web-zine, etichetta e distribuzione di materiale punk-h.c., non solo lituano.
Insomma...ne è passato di tempo da quando l'iconografia (incarnata nell'immaginario colletivo punk lituano da gruppi assolutamente estetici, come i Sex Pistols ogli Exploited) aveva il sopravvento sul contenuto. Al giorno d'oggi, ad esempio, pur non essendoci centri occupati (almeno non...ufficialmen-
te) abbiamo dei club legali ( Muse) e addirittura una radio, Start FM, dove la totalità della programmazione è dedicata alla musica alternativa, segno di un definitivamente conquistato pragmatismo.
La nuova scena punk lituana d'altronde,per quanto viva un periodo di stasi che non sta producendo grandi cose a livello di gruppi nuovi, è abbastanza affermata anche all'estero e raccoglie gruppi musicali delle più svariate tendenze.
Ed in genere le bands si sono moltiplicate.
Mi limiterò, per ragioni di spazio, a menzionarne alcune particolarmente degne
di nota: oltre ai già citati Dr. Green, attualmente fermi, esiste tutta una
schiera di seguaci dello ska-punk; Toro Bravo ( Oi!-Street punk ), Bora( hard-core ), Zimbabwe ( riot girr-rls), Spichki ( folk-punk cantato in russo).
Quasi tutti i gruppi, singoli personaggi o situazioni sono rintracciabili sul web, spesso e volentieri anche in inglese.
Mi limiterò a segnalarvi alcuni link, ricchi di ulteriori informazioni nonchè mp3 gratuiti: su tutti il portale http://www.hardcore.lt , sito-agenda-archivio del
movimento dove èpossibile trovare anche del materiale retrospettivo.
Connesso a questo, troverete http://www.kablys.hardcore.lt, nonchè le pagine
di molti dei gruppi citati, vecchi e nuovi.
Sempre per ovvie ragioni di spazio non riporteroò fonti, bibliografiche o discografiche che siano:
in realtà stiamo cercando già da tempo di raccogliere del materiale il cui fine
vorrebbe essere critico musicale, sociologico nonchè...letterario.
Allora sarà il caso di annoiarvi con del sano (...e saccente) completismo.

mercoledì, maggio 06, 2009

I Clash a Fidenza




Federico Fiumani, moi, Johnny Grieco (Dirty actions) , Luca Frazzi (Four Horsemen)

"I wanna riot" è un libro stupendo.
Ah, dopo a 100 metri da "La Vecchia Talpa" al "Taun" suonano i Diaframma

lunedì, maggio 04, 2009

Grandi Opere



A Piacenza (casa mia) crolla il principale ponte sul Po che ci collega alla Lombardia (dove lavorano migliaia di piacentini)
Appena ristrutturato.

A L'Aquila già sappiamo di Ospedale e Casa dello Studente.

Il nostro Neo Duce pianifica le GRANDI OPERE (Ponte sullo Stretto, Tav etc etc)
E il gradimento (pare..) sale vertiginosamente

Non sarà perchè :

Secondo il Rapporto 2009 di Freedom House, l'organizzazione Usa fondata da Eleanor Roosevelt che monitora 195 Nazioni, il nostro Paese è passato tra quelli “parzialmente liberi” soprattutto a causa «della concentrazione dei media nelle mani di un solo magnate, caso unico al mondo», del continuo ricorso alle denunce per diffamazione a carico dei giornalisti e di leggi che colpiscono chi fa informazione.
Primi Islanda, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Svezia.
Noi scaliamo al 73° posto.
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