venerdì, febbraio 27, 2009

Febbraio 2009 . Il meglio



Virna Lisi nel 1964
Foto rubata da http://tarkus-magicmac.blogspot.com/ (uno dei blog più cool mai visti !!!!!)

ASCOLTATO




MADNESS “The liberty of Norton Folgate”
Un piccolo capolavoro mod-ernista in cui confluiscono soul, rocksteady, rythm and blues, pop, Kinks, Two Tone, reggae, black sound. Uno splendido concept su Londra con canzoni da brivido. 



ANYDAYS - The beat songs
Puro e semplice beat, ma anche power pop alla Flaming Groovies, melodie 60’s, piglio ritmico ruvido ed essenziale



MENAHAN STREET BAND - Make the road by walking
Vari membri di bands del giro DapTone alle prese con un suggestivo album strumentale che occhieggia al deep soul di Curtis Mayfiled e Isaac Hayes e al soul etiope dei 60’s (presente Mulatu Astatke o Alemayehu Eshete ? No ? Da scoprire guys, ne riparleremo). Comunque l’album è eccellente.



UOCHI TOCHI - Libro Audio
Sono il perfetto mix tra Streets, Offlaga Disco Pax e Assalti Frontali, ma con quintali di cattiveria e cinismo in più. Un album davvero notevole




ASCOLTATO ANCHE



U2 - No line.. Un album perfettamente perfetto, esattamente come perfetta è la Coca Cola. (ne parlo su www.piacenzasera.it)
DAN AUERBACH. La metà dei Black Keys, superincensato dalla critica in un album di scarno e scheletrico blues. Buono ma niente di eccezionale.
VICKERS Dalla Toscana un ottimo brit sound e power pop di fattura 60’s
LUCKY PETERSON “Soul sessions” Triplo CD di classicissimo hammond sound, tra covers famose e interessanti reinterpretazioni di brani curiosi
CHARLIE WINSTON - Una specie di Moby più blues, ma niente di che
BRAZILIAN GIRLS - Strana commistione tra glam, pop. electro, funk, jazz. Molto interessante anche se leggerino
CAMERA 237 - Post rock ben fatto, ma pur sempre post rock
CLAUDIO VALENTE - Pop rock in italiano ben fatto



LETTO



Luis Sepulveda - Una sporca storia
Luis Sepulveda - La lampada di Aladino

Amo Sepulveda, anche quando è verboso, risaputo e prevedibile (e alcune di queste pagine lo sono). Ma continuo a leggerlo e a commuovermi.

Jack London - Cacciatore di anime
Gloria eterna a Davide Sapienza per avermi introdotto all’incredibile mondo di Jack London. “Cacciatore di anime” raccoglie due scritti in cui Jack, in “The Red One”, nel 1919 anticipa di 50 anni le tematiche che Kubrick riprese in 2001 Odissea nello Spazio. Ma la capacità evocativa di London è tale da terrorizzare, avvolgere, incantare il lettore. IMMENSO

Vitaliano Trevisan "Shorts"
Una serie di racconti strani e obliqui, alcuni riusciti, altri no.



VISTO


“Un paese chiamato Po”

Proseguono le puntate dedicate al “mio” Po. Non tutte riuscite ma interessante

“Il Commisario Coliandro”

Leggero leggero. Bello e divertente.
“Cult Book”
C’è di notte ed è una gran bella trasmissione sui libri
“Road to Guantanamo”
Un viaggio Kafkiano dall’Afghanistan post 11 settembre al carcere di Guantanamo.
Storie vere. Senza parole.




COSE & SUONI


**Tre giorni a Firenze tra Leonardo, Giotto, Botticelli etc risollevano lo spirito e ridanno fiducia nel futuro.
L'arte è un passo che dalla natura va verso l'Infinito.
Gibran Kahalil


** Con Lilith & The Sinnersaints stiamo preparando un po’ di cose nuove




WWW.LILITHANDTHESINNERSAINTS.COM (iscrivetevi alla nostra mailing list per tutte le news)



**www.myspace.com/tonyfacedrummer

** 

Venerdì 20 marzo al Circolo Lato B di Milano , Piazza XXIV Maggio, dalle 21 presentazione del libro “Uscito vivo dagli anni 80” con Luca Frazzi (poi entrambi ospiti al DJ set)
http://www.latobonline.com/



CANZONI

Make the road by walking” - The Menahan Street Band
Same as you - Anydays
On the town - Madness
Beware of falling rocks - Steve Cradock (+ Paul Weller)
Cedars of Lebanon - U2
Il nonno, il bisnonno - Uochi Tochi



BANDS DA SCOPRIRE E CONOSCERE


Anydays
http://www.theanydays.com/

Menahan Street Band
http://www.daptonerecords.com/menahan-street-band.html






CALCIO



Continua il volo del CAGLIARI !!! E provo gusto per il Milan fuori dall’Uefa e dallo scudetto
Il Piacenza balbetta in fondo alla B


Sul fronte BASKET il Copra Piacenza in C1 arriva a 23 vittorie su 23 partite
Per Piacenza in alto le mani !!!!




IN CANTIERE



°Venerdì 20 marzo al Circolo Lato B di Milano presentazione di “Uscito vivo dagli anni 80”
°
Il 23 maggio il Beatles Day a Castelsangiovanni (organizzato by moi)

°La ristampa di “Sinnermen” dei Not Moving
°Forse uno spiraglio per l’album della Tony Face Big Roll Band

°Produzione e consulenza artistica al nuovo album della PELUQUERIA HERNANDEZ

mercoledì, febbraio 25, 2009

Ronde Nucleari



I francesi hanno bisogno di esportare il nucleare.
Gli costa di più di quanto rende.
Nonostante lo usino anche a scopi militari.
E' un business per il nuovo Terzo Mondo.
Quello che va a petrolio e a discariche tossiche.
Che non ha un piano nazionale per le energie rinnovabili.
Che deve ancora smaltire le scorie radioattive di Caorso.
Un Terzo Mondo in cui la voce dei cittadini contro il nucleare espressa in un referendum non conta nulla.
l'Italia è il Terzo Mondo ideale per il nucleare.
No allo psiconuke.
Si alla vita.
(Beppe Grillo)

Vediamo cosa diranno i sostenitori del neoduce quando gli costruiranno una bella centrale dietro casa....

ps: in questo (S)FASCIO partono in questi giorni le ronde di "volontari" (a Trieste ce n'è una intitolata al gerarca fascista Ettore Muti), così ci sentiamo più sicuri e magari daranno anche una mano ai militari e alle forze dell' "ordine" quando un domani qualcuno si opporrà alla centrale nel proprio territorio o , ad esempio, alla Torino-Lione che, sempre il "nostro" Conducator , ha annunciato che si terminerà in breve tempo.

lunedì, febbraio 23, 2009

Il Futurismo





100 anni fa, il 20 febbraio 1909, Filippo Tommaso Marinetti pubblicava su "Le Figaro" il MANIFESTO DEL FUTURISMO, dando vita ad uno dei movimenti artistico/filosofici più interessanti, dirompenti, originali, quanto controversi, del secolo scorso.

Spesso affine al fascismo (per quanto da esso disprezzato), visse (e tuttora, per quanto estinto nella pratica, vive) di concetti assolutamente rivoluzionari e provocatori e anticipò di decenni la visione, modernissima, dell'arte e della comunicazione in una visuale totale (il futurismo si interessò di arte, scrittura, politica, musica, tecnologia, fino alla gastronomia).

A Milano : http://www.futurismo.milano.it/

A roma: "Futurismo-Avanguardia vanguardie", a cento anni dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, alle Scuderie del Quirinale, a Roma, fino al 24 maggio

A me ha sempre ricordato il primissimo impeto del PUNK

Animals and man - Adam & the Ants 1979

One, Two, Three, Four
Marinetti Boccioni, Carra Balla Palasechi!
Marinetti Boccioni, Carra Balla Palasechi!
Futurist Manifesto!
Futurist Manifesto!
War is the worlds lowly hygeine
Energy and fearlessness
Racing car the beauteous beast
Hurl defiance at the stars
Futurist Manifesto!
Futurist Manifesto!
Voices of animals, animals... men!

venerdì, febbraio 20, 2009

Best Rock Guitar Riff






Ogni tanto un po’ di divertimento ci vuole.
Cosa meglio di una bella classifica ?
Questa volta un tema più che classico:
i migliori riff di chitarra della storia

1) “Satisfaction” - Rolling Stones
Sul trono, senza ombra di dubbio.

2) “You really got me” - Kinks
Ma, subito dietro, questo.

3) “Smell like a spirit” - Nirvana
Ha cambiato buona parte della musica dei 90’s e riportato il “rock” negli stereo

4) “Seven nation army” - White Stripes
Sarà anche per ragioni calcistiche
In ogni caso inventare un riff “rock” dopo 50 anni è impresa da pochi

5) “Smoke on the water” - Deep Purple
Piaccia o no, ci va messo

6) “Day tripper” - Beatles
Loro non possono in ogni caso mancare

7) “Babylon’s burning” - Ruts
Immortale quanto poco conosciuto

8) “Janie Jones” - Clash
Un “non riff” in una top ten dei riff era necessario

9) “Johnny B Goode “ - Chuck Berry
Il “primo” riff non si scorda mai

10) “Pinball Wizard” - The Who
Un riff ad accordo aperto...solo Pete poteva farlo

E poi in ordine sparso:
“Song 2” dei Blur , “Whole lotta love” dei Led Zeppelin, “Sunshine of your love” dei Cream, “Crosstown traffic” di Jimi Hendrix, “Roadhouse blues” dei Doors, “Rebel rebel” di Bowie, altri tre o quattro almeno degli Stones (“Jumpin Jack flash” , “Honky Tonk Woman”, “Start me up” , “Street fighting man”) , “taxman” dei Beatles, “Sweet child o mine” dei Guns and Roses, “New rose” dei Damned, "Love and happiness" di Al Green, "Psychotic reaction" dei Count Five, "Talk talk" dei Music Machine, "Wahm bam Thank you ma am"" degli Small Faces etc etc

FUORI CONCORSO : "My generation" degli Who: difficile definirlo un riff, anche se..... e "No God" dei Germs, oltre ogni limite

mercoledì, febbraio 18, 2009

Two Tone






Nell’imminenza dell’uscita del nuovo album dei Madness "The Liberty of Norton Folgate” (piccolo capolavoro, concept su Londra, sorprendente per freschezza e spessore), parliamo di una delle etichette più innovative e fondamentali nella storia della musica pop-olare mod-erna: la TWO TONE.

Nata alla fine dei 70’s, riportò alla ribalta lo SKA, dimenticato da oltre un decennio dopo aver fatto capolino nei gusti inglesi ed europei grazie alla scena mod nei mid 60’s.

La Two Tone non fu solo un’etichetta revivalista, come spesso erroneamente viene derubricata ma, al contrario, altamente innovativa, in quanto non si trattò di solo ska, ma, partendo dalle atmosfere giamaicane, assorbì il furore, il ribellismo e l’etica punk, il suono di quei tempi, ancora elettrico, ma che già guardava alla new wave e alla contaminazione (“London calling” e “Sandinista” dei Clash, “Fear of music” e “Remain in light” dei Talking Heads, il funk punk del Pop Group o dei Bush Tetras erano dietro l’angolo).
Soprattutto (Two Tone) mischiò per la prima volta bianchi e neri, traducendo in pratica gli appelli del punk, la cultura dei mods e degli original skinheads.

Durò dal 1979 al 1985, attraverso 31 singoli e 13 album, con l’apporto di SPECIALS (che siglarono il primo 45 “Gangsters”), MADNESS (con il solo singolo “The prince”), SPECIAL AKA, SELECTER, BODYSNATCHERS, RICO , i BEAT con un singolo e perfino ELVIS COSTELLO con il singolo “I can’t stand up for falling down” nel 1980

DISCOGRAFIA CONSIGLIATA

AA.VV. The best of Two Tone
Quasi tutto il meglio
AA.VV - Dance Craze
Colonna sonora dell’omonimo film con Beat , Bad Manners, Specials, Madness, Selecter
SPECIALS Specials
Un classico
SELECTER Too Much Pressure
Non eccezionale e che non vale l’importanza del gruppo
SPECIAL AKA - In the studio
Il post Specials ad ottimi livelli

lunedì, febbraio 16, 2009

Gli Afterhours a San Remo



Credo che la partecipazione degli AFTERHOURS a SANREMO sia una cosa positiva e bene facciano Manuel e soci a non perdere l'occasione per fare conoscere a più gente possibile che esiste anche un' ALTRA MUSICA.

Rimane la tristezza di constatare che in Italia si deve passare per di lì e che da più parti si parli di loro come "gruppo emergente", "nuovo rock" etc etc, quando in Inghilterra un Alex Turner qualsiasi (non un genio inarrivabile) a 23 anni ha già inciso tre pregevoli album con Arctic Monkey e Last Shadow Puppets e sia un giorno si e uno no alla BBC.

Ben vengano gli Afterhours a SanRemo, sperando possa aiutare loro e tutta la musica che gli gira intorno

Su www.rockit.it una bella intervista a Manuel Agnelli spiega bene il tutto (motivazioni ed iniziative connesse alla partecipazione incluse)

giovedì, febbraio 12, 2009

Vecchio Rock






Il susseguirsi quasi settimanale di scomparse più o meno rilevanti (artisticamente) nell’ambito del “rock” ci rattrista, ma non dovrebbe stupirci e sorprenderci.
Volenti o nolenti il rock è vecchio.

Dagli esordi di Elvis sono passati più di 50 anni, gli eroi del beat viaggiano tra i 60 e i 70 anni.
La natura fa il suo corso (e molti dei nostri eroi hanno fatto di tutto per aggiungerci del loro) e, come già è accaduto con il jazz e il blues, credo che dovremo rassegnarci a contare sempre più “caduti” di quella gloriosa musica chiamata “rock”

Nelle foto: Bob Dylan, Grace Slick, Sky Saxon, Keith Richards....oggi....

mercoledì, febbraio 11, 2009

Dubbi e Certezze

Trovo sconvolgente che milioni di italiani abbiano (avuto) sul caso Englaro così tante ferree certezze.
Che politici d’accatto abbiano urlato la loro certezza
Che preti (ricordiamoci che i loro capi e generali sono uomini che girano in sottana) di ogni sorta e risma abbiamo snocciolato la loro certezza.
Che chiunque abbia messo in piazza la sua certezza

Personalmente da laico e non credente ho (avuto) solo dubbi

Spero solo che il loro Dio esista e che quando verrà la loro ora (perchè prima o poi verrà anche per loro) li aspetti per prenderli a calci nel culo, uno per uno.
E’ ancora più sconvolgente pensare che FORSE tutte queste certezze certi politici le abbiano (avute) per distogliere l’attenzione da una crisi economica che più nera non si può, da una serie di leggi razziali che più vergognose non si può e da manovre politiche di stampo golpista.
E che certi preti molto in alto se ne siano serviti per far dimenticare che fra di loro, ora, ci sono anche dei simpatici negazionisti dell’Olocausto, oltre ad una lunga serie di simpatici pedofili sulla cui sorte poco si sa (ma sappiamo bene come vivono e vivranno quei bambini tutta la vita).

Questi giorni sono stati una delle pagine più buie della repubblica italiana

venerdì, febbraio 06, 2009

Small Faces






Nella lista delle bands preferite non potevano mancare gli SMALL FACES , visto che già avevo parlato di Rolling Stones (23 genn 2009) De Andrè (8 genn 09) Beatles (9 dic 08), Graham Day (27 ott 08), Oasis (7 ott 08), Paul Weller (27 mag 08) Prisoners (6 giu 06), , Ruts (23 sett 06), Who (22 mag 06), Monkees (28 giu 06).

Band ancora oggi amatissima e seminale per molta della musica odierna (a partire dal brit pop e affini), dalla vita breve, condita in seguito da lutti e tragedie, e caratterizzata artisticamente dalla peculiarità del sound e dalla bellezza delle singole composizioni, più che da album memorabili.
Degli Small Faces si ricorda lo STILE (non solo musicale ma anche e soprattutto estetico), il SUONO, l’APPROCCIO originale e personalissimo che sapeva mischiare soul, beat, rythm and blues fino alla psichedelia e al proto hard dell’ultimo periodo.
Una discografia confusa e complessa non ha reso giustizia alla band , tanto che una raccolta completa del meglio è sufficiente per avere un quadro esaustivo del sound, ma che sparsi in mille solchi di vinile, ha lasciato gemme di inestimabile valore

Small Faces (1966) 7
Un esordio all’insegna del più ruvido rythm and blues con un sentito omaggio a Sam Cooke (“Shake”) e alcune songs destinata a diventare classici dei loro shows come “Watcha gonna do about it” , “Sha la la lee” e “Hey girl”
Su tutto giganteggia la voce white soul di Steve Marriott

From the beginning (1967) 6.5
La band lascia la Decca per la Immediate e subito esce una semi compilation di brani vari tratti dal primo album da singoli e outtakes. La miscela è quella sopracitata

Small Faces (1967) 7,5
Il secondo album (realizzato con scaletta e brani leggermente diversi in USa con il nome di There are But Four Small Faces) , in pieno trip psichedelico circostante, risente solo occasionalmente di umori “floreali” (Green circles), insistendo invece su una formula rozza e dura, pur se più raffinata compositivamente con solide rock songs tinte di blues e soul come “(Tell Me) Have You Ever Seen Me” , “Talk to you” la splendida “Get yourself together”

Ogdens Nut Gone Flake (1968) 7
Marriott e Lane cercano nuove strade, lasciandosi alle spalle l’immediatezza ruvida dei precedenti album, immergendosi in un concept dall’affascinante copertina circolare e dai brani spesso particolarissimi dove si mischiano rock, blues, psichedelia , folk, riferimenti cockney, intensamente e profondamente inglesi (vedi la celeberrima “Lazy sunday”).
Una svolta decisa ma non ancora completa e a tratti incerta, ma l’album è comunque superbo

The Autumn Stone (1969 6.5
La band è ormai sciolta, esce un raffazzonato, doppio, seguito a “Odgen’s...” dove finiscono nuove songs, singoli, brani live, ripescaggi mono trasformati in stereo. Grandi songs ma la confusione è totale

Playmates (1977) 5
In the Shade (1978) 5

Senza più Ronnie Lane sono due album poveri di idee e senza un briciolo del fascino a cui ci avevano abituato. Da evitare

Esistono DECINE di compilations tutte più o meno valide in cui sono raccolti i principali singoli e i brani più rappresentativi

DOPO GLI SMALL FACES
Prima della tragica scomparsa nel 1991, Steve Marriott ebbe una carriera relativamente interessante e di successo con gli HUMBLE PIE con Peter Frampton, all’insegna di un rock duro, spesso scontato e una breve carriera solista con i PACKET OF THREE

Lane , Mc Lagan e Jones proseguirono con Ron Wood e Rod Stewart con i FACES, inanellando una lunga serie di successi e discreti lavori.
RONNIE LANE prima di finire ucciso dalla sclerosi multipla incise anche buoni album solista tra cui “Rough mix” in coppia con Pete Townshend, KENNY JONES entrò negli WHO, dopo la morte di Keith Moon, IAN MAC LAGAN divenne famoso session man con gli STONES, Bonnie Raitt e altri, continuando ad incidere discreti album solisti, comunque poco degni di nota.

(MY) TOP Small Faces Songs

1) Don't burst my bubble
2) Get yourself together
3) Tin Soldier
4) Afterglow
5) Watcha gonna do about it
6) Understanding
7) All or nothing
8) My Mind's Eye
9) (Tell Me) Have You Ever Seen Me
10) Wham Bam, Thank You Mam
10) Mad John
10) Green circles

giovedì, febbraio 05, 2009

Lux Interior





E' morto a 60 anni LUX INTERIOR , il cui vero nome era Erick Lee Purkhiser, per problemi cardiaci al Memorial Hospital di Glendale in California alle 4:30 di mattina del 4 febbraio.

Il leader dei CRAMPS lascia un vuoto incolmabile nel ROCK N ROLL
Ma proprio incolmabile

lunedì, febbraio 02, 2009

I Me Mine







Mercoledì dalle 22 "Jukebox all'Idrogeno" con il sottoscritto al "Baciccia" di via Dionigi Carli a Piacenza

Su www.retrophobic.com un'intervista nell'ambito di un interessante servizio sulle "sottoculture" giovanili
Si parte con i MODS con il mio intervento, quello di OSkar degli Statuto e di Francesco Gazzara

Infine su www.piacenzasera.it nello spazio cultura alcune mie recensioni (si incomincia da Springsteen e Franz Ferdinand)
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