lunedì, dicembre 11, 2006

La fine di un bastardo



E' morto Pinochet.
Nelle foto con il Papa Buono (subito Santo !!), con alcuni scagnozzi, poi quello che resta di quindici oppositori politici chiusi nei sacchi della spazzatura.

Fu al potere in Cile, tra violenze, torure, arresti e sparizoni dal 1973 al 1990

Secondo i dati ufficiali furono 3.197 le persone uccise, 1.192 gli scomparsi, 28.000 quelle torturate. Ma

Ma le organizzazioni che si battono per i diritti umani parlano di cifre molto più alte.

Alcuni TG italiani (TG2 e TG5) ne hanno ricordato i misfatti AL PARI della grande crescita economica che ebbe il Cile grazie a lui.

Di seguito alcuni estratti da un articolo di Luis Sepulveda (imprigionato e torturato dal regime di Pinochet) su "Repubblica" del 4 dicembre:

Vorrei essere in Cile tra i miei cari e condividere con loro la spumeggiante allegria di sapere che finalmente finisce l'odiosa presenza del vile che ha mutilato le nostre vite, che ci ha riempito di assenze e di cicatrici.

Pinochet non solo ha tradito il legittimo governo guidato da Salvador Allende, ha tradito un modello di paese e una tradizione democratica che era il nostro orgoglio, ma in più ha tradito anche i suoi stessi compagni d'armi negando che gli ordini di assassinare, torturare e far scomparire migliaia di cileni li dava lui personalmente, giorno dopo giorno. E come se non bastasse, ha tradito i suoi seguaci della destra cilena rubando a dismisura e arricchendosi insieme al suo mafioso clan familiare.

Muore amministrando il suo bottino di guerra con la complicità di una giustizia cilena sospettosamente lenta. Smette di respirare un'aria che non gli appartiene, di abitare in un paese che non merita, tra cittadini che per lui non provano altro che schifo e disprezzo. Ma muore, e questo è quello che importa. La sua immagine prepotente di "Capitán General Benemérito", titolo di ridicola magniloquenza che si autoconcesse, svanisce nella figura dell'anziano ladro che nasconde il suo ultimo furto tra i cuscini della sedia a rotelle. Ma muore, e questo è quello che importa. Prima di tornare al mio romanzo, apro il frigorifero e palpo il freddo della bottiglia. Poi dispongo i calici con i nomi dei miei amici che non ci sono, dei miei fratelli che difesero La Moneda, di quelli che passarono nei labirinti dell'orrore e non parlarono, di quelli che crebbero nell'esilio, di quelli che fecero tutte le battaglie fino a sconfiggere il miserabile che ha gettato un'ombra sulla nostra vita per sedici anni ma non ci ha tolto la luce dei nostri diritti. Con tutti loro brinderò con gioia alla morte del tiranno.



14 commenti:

  1. Meglio tardi che mai!
    è morto troppo serenamente...

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  2. bastardi lui, Nixon e Kissinger, che un hanno distrutto l'unica democrazia del sudamerica.


    (siamo sotto con le songs....facciamo comunque dopo Natale, dal Calle?)
    pibio

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  3. RENDO SOLENNI ONORI AL GRANDE PEZZODIMERDA.

    COL PUGNO CHIUSO ED IL MEDIO ALZATO.

    IL PORCO E' MORTO.
    NE FAREM SARSIZZ'..

    CRISTIANO

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  4. che brava persona!!!..e del suo degno compare, il generale argentino Galtieri (credo si chiamasse così) che dire?...ho visto tempo fa un bel film ("Garage Olimpo" si chiamava o qcosa del genere)..che narrava molto veridicamente le pratiche di tortura della polizia politica argentina e l'atmosfera di quegli anni

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  5. anche nel film "11 settembre" di undici registi diversi, ken Loach ricorda quei momenti. cose da far accapponare la pelle.
    Al poeta regista e musicista Victor jara staccarono le mani a furia di randellate..sapete un musicista senza mani..poi lo uccisero.
    C

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  6. L'imperialismo occidentale che oggi dichiara guerra alle dittature mediorientali (il petrolio fa gola,altro che democrazia!)ha finanziato,ingrassato e sostenuto quel criminale di Pinochet,alcuni volevano pure rendergli gli onori...due pesi e due misure:per Saddam c'è la condanna a morte,mentre l'altro bastardo è arrivato fino a 91 anni,troppi!URSUS

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  7. "Garage Olimpo" è un bellissimo film, da vedere. Sul tema consiglio anche "Le irregolari" di Massimo Carlotto...
    Se posso dire una cosa, non riesco a festeggiare: Pinochet è morto da uomo libero, senza mai avere pagato ciò che ha fatto, è andato via senza che venisse ristabilita un verità storica, e dubito che la sua morte serva a portare chiarezza, anzi, sarà un pretesto per dimenticare, insabbiare... saluti beppe

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  8. esatto Beppe, "Garage Olimpo" è un film straordinario ,....un altro grande film argentino che vidi su questi temi(ma questo è molto più vecchio, degli anni 80) si chiamava "Sur",gran film

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  9. un gran film "SUR"..

    Nessuno festeggia,Beppe, e per i motivi che tu ed Ursus avete sottolineato.
    Si prende atto che il nostro pianeta ha un carnefice crudele e spietato in meno.

    Leggevo che la Signora Tatcher si e' dichiarata molto addolorata per la scomparsa del suo amico Augusto.
    Ce ne sara' anche per lei, vecchia strega.

    Cristiano

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  10. !!! Finalmente ha muerto el ASESINO - HIJO DE PUTA!!!

    VIVA LA LIBERTAD - VIVA CHILE

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  11. l'argentina, paese bellissimo e triste. Pablo (il ns batterista dalla Patagonia) mi racconta degli anni della dittatura dell'esercito, di Videla, Di "Mr Malvinas" Galtieri, cose orribili.
    tutti dittatorastri con i dollari caldi in tasca...
    pibio

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  12. in bolivia eletto unaltro presidente "di sinistra" (e pure indio)..
    segno che piano piano?

    Cristiano

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  13. purtroppo c'è gente ancora in chile che lo difende...com'è stata gente in argentina che lo aiutava...poi nella guerra di malvinas ci l'ha data x il culo assistendo la sua amichetta thacher x farci a pezzi a noi e al nostro ubriacone "general galtieri"...
    non deve morire quà tutto con lui...bisogna mantenere la memoria di personaggi come questo vero "hijo de puta"...cosi non si ripete sto film...
    Il film "sur" di pino solanas ha come protagonista un "cantor" de tangos: roberto"polaco" goyeneche...il più grande di tutti...non riesco a passare più di 3 giorni senza ascoltare almeno un suo "tanghito".
    pablo (temponauts)

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  14. Spero non faccia schifo ai vermi e le larve che se lo sbraneranno

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